giovedì, novembre 30, 2006

DO YOU REMEMBER?

Ci hanno abituati fin da piccoli a descrivere ciò che vediamo, pochi di noi sanno però trasmettere al proprio interlocutore stati d’animo provocati dalle altre sfere sensoriali. Lo scorso martedì, mentre ero in macchina con un’amica, ho ascoltato un giro di piano che non mi era per niente nuovo, benché non sapessi ricollegare nessun suono al nome dell’artista. Solo successivamente ho capito che quel suono l’avevo già sentito nel trailer del film di Michele Placido “Ovunque sei”.

Dovunque ci sono suoni, gusti, profumi che non riusciamo a ricordare. Attorno al ricordo, nello specifico attorno al ritorno di un ricordo, è costruito BROKEN FLOWERS che ho visto subito dopo essere tornato a casa.

BROKEN FLOWERS racconta di un viaggio iniziato per dare una giusta soluzione ad una lettera anonima, rosa, trovata in un giorno grigio dentro una cassetta della posta trasparente.

P.S. Ho deciso di vedere BROKEN FLOWERS, pur non sapendo associare delle informazioni al titolo, perché in un tardo pomeriggio d’autunno mentre tornavo da un impegno ho sentito un pezzo della colonna sonora. Quel brano (Yegelle Tezeta di Mulatu Astatke) mi ricordava sensazioni che difficilmente sono descrivibili, benché il loro effetto sia stato decisamente chiaro.