DONNE INFORMATE SUI FATTI
Nei giorni scorsi, complice una trasferta per un colloquio a Milano, ho cominciato a leggere il nuovo romanzo di Carlo Fruttero “Donne informate sui fatti”.
La vicenda (di per sé lineare) è raccontata in modo corale da tutti i personaggi che man mano si incontrano; la verità ha tante facce quante le voci che la raccontano.
Parallelamente all’inizio del nuovo romanzo di Fruttero nei giorni scorsi mi sono concesso il privilegio di investire nuovamente sulle relazioni personali.
Capita di essere rifiutati, di vivere un rapporto che di semplice ha solo le intenzioni, ma è giusto cadere nell’abisso della disperazione solo perché la vita (o il destino?) in questo momento non ti fa investire su progetti nuovi?
Tendenzialmente direi di no, meglio applicare fin da subito la teoria del bicchiere mezzo pieno (o dello spinello più grasso, Livia Turco permettendo).
Convinto da un’amica, secondo la quale il 2006 è un anno da cancellare, sabato notte ho provato a fare un bilancio dell’anno in corso e, con mio inaspettato piacere, ho constato che credo di arrivare a dicembre in positivo.
Perché ci ricordiamo solo i brutti momenti? Perché pensiamo che esistano solo le grandi conquiste? Perché ci ricordiamo degli amici solo nel momento del bisogno?
Per il 2007 voglio imparare a condividere con le mie donne (e uomini), sempre informate sui fatti, tutto: dalle piccole conquiste ai momenti di gioia affinché il brutto momento sia circoscritto solo a poche cellule.
Diceva Oscar Wilde:
Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo chi ha un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico.
... dedicato ad un'amica che si è messa in gioco
[Inara George, Fools in Love]
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