THE DUB SIDE OF THE ART
Diverse sono le considerazioni da fare:
- Un’immagine è tanto emotivamente forte quanto i ricordi e le sensazioni che ti smuove. Benché una parte dell’esposizione avesse anche un sottofondo musicale, alla mente Basquiat mi ha rievocato Doo Wop di Lauryn Hill.
- Il curatore della mostra, che ha utilizzato come slogan “THE DARK SIDE OF THE ART”, credo non fosse a conoscenza di questo interessante progetto musicale “THE DUB SIDE OF THE MOON” degli Easy Star All-Stars (dove per DUB sta per un genere musicale). Le opere di Basquiat suonano anche così.
- Scrivendo questa pseudo-recensione ho capito che per spiegare Basquiat più che parole dette servono parole cantante da personaggi afro-americani che come lui hanno fatto la differenza.
- Le opere di Basquiat, quindi suonano anche così:
- Perché per alcuni NIGGAR lui è stato un BROTHA (sopra Angie Stone in “Brotha”)
- Perché l’arte è stata sicuramente l’amante a cui è stato più fedele (sopra Erika Badu feat Common in “Love of my life”).
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