lunedì, novembre 27, 2006

THE DUB SIDE OF THE ART

La settimana scorsa, approfittando di una mostra dedicata alle pubblicità censurate, sono anche andato a vedere anche la terza mostra dedicata alla POP ART; nello specifico l’esposizione era dedicata ad alcuni lavori di Jean Michael Basquiat.

Diverse sono le considerazioni da fare:

- Un’immagine è tanto emotivamente forte quanto i ricordi e le sensazioni che ti smuove. Benché una parte dell’esposizione avesse anche un sottofondo musicale, alla mente Basquiat mi ha rievocato Doo Wop di Lauryn Hill.

- Il curatore della mostra, che ha utilizzato come slogan “THE DARK SIDE OF THE ART”, credo non fosse a conoscenza di questo interessante progetto musicale “THE DUB SIDE OF THE MOON” degli Easy Star All-Stars (dove per DUB sta per un genere musicale). Le opere di Basquiat suonano anche così.

- Scrivendo questa pseudo-recensione ho capito che per spiegare Basquiat più che parole dette servono parole cantante da personaggi afro-americani che come lui hanno fatto la differenza.

- Le opere di Basquiat, quindi suonano anche così:

- Perché per alcuni NIGGAR lui è stato un BROTHA (sopra Angie Stone in “Brotha”)

- Perché l’arte è stata sicuramente l’amante a cui è stato più fedele (sopra Erika Badu feat Common in “Love of my life”).