giovedì, novembre 09, 2006

HAPPY GAYS, CINEMATIC

Stamattina, come da qualche mercoledì, ero presente alle registrazioni di HAPPY GAYS.
Diversi i blocchi carini, tra i tanti di seguito riporto 3 della puntata di giovedì 16 novembre:


Negli Stati Uniti, per la festa di Halloween, è uscito il nuovo The Nightmare Before Christmas.

The Nightmare Bifore Christmas di Tim Burton e Henry Selick, uscita da poco con successo negli Stati Uniti, non si tratta di un sequel o di prequel, ma bensì della stessa pellicola del 1993 che la Disney ha pensato bene di "rimodernizzare" applicando le tecniche dell'animazione 3D ai pupazzi e ai set della versione originale del film in stop motion.

Al progetto ha partecipato anche Marylin Manson. Per l’occasione la rock star ha inciso la cover di “This Is halloween”.


Usa, debutto con polemiche per il film sul Cristo nero
I realizzatori spiegano così la scelta: "Volevamo dare un'immagine positiva dei leader di colore". Ma la critica stronca l'operazione.

Dopo il Gesù hippie di Jesus Christ Superstar, il Gesù che sogna di fare l'amore con Maddalena dell'Ultima tentazione di Cristo, il Gesù mistico e splatter della Passione firmata Mel Gibson, arriva il Gesù nero di Color of the Cross. Il film è diretto e interpretato da Jean-Claude La Marre (già visto in Brothers in arms), ha fatto molto discutere, già durante la lavorazione, per la sua rilettura in chiave antirazzista del personaggio.

La pellicola si ispira al fatto che, come i filologi hanno sempre sostenuto, in realtà il figlio di Maria - nato e cresciuto nella Palestina di duemila anni fa - fosse di colore decisamente più scuro, rispetto all'iconografia ufficiale. Ma da questa constatazione sulla carnagione più olivastra a un Gesù decisamente afroamericano, ce ne passa. E infatti, sull'homepage del sito ufficiale del film, gli autori ritengono di dover dare una spiegazione: "Ritraendo il personaggio come un ebreo nero - si legge - il film potrebbe risultare controverso, ad alcuni. Ma l'opera vuole essere l'occasione per fornire un'immagine positiva a un leader nero. Per toccare i cuori e le menti della comunità nera. E anche delle comunità cristiane sparse per il mondo, qualsiasi sia la loro etnia".

Queste le spiegazioni. Quanto alla trama, il film - in maniera analoga alla Passione di Cristo - si concentra sulle ultime 48 ore della vita di Gesù: la condanna, il martirio, gli ultimi contatti con le persone che gli erano state sempre vicine. Ma ci sono anche elementi di originalità, che lo distaccano molto da Gibson. Perché la tesi di fondo di Color of the Cross è che la decisione di mandarlo a morte fu presa per motivi decisamente razziali. "Credi che stanno facendo tutto questo perché Lui è nero?", si chiede retoricamente Maria, di fronte al calvario del figlio. Una domanda che contiene già in sé la risposta.

Il tutto in una storia che si apre sulle immagini dell'Ultima cena, e si chiude con le ultime parole pronunciate sulla Croce. Nel mezzo, si intrecciano le vicende dei diversi personaggi: Gesù e i suoi discepoli; i Romani occupanti della Giudea; i vertici religiosi ebraici del tempo; la vita familiare di Giuseppe e Maria.

E dopo tanti dibattiti sulla questione del Cristo di colore, ora il film - rigorosamente low budget - debutta in (poche) sale, e solo in alcune città, distribuito dalla 20th Century Fox. Prima di una più capillare uscita in homevideo. Dunque, almeno per adesso, un avvio abbastanza in sordina, alla faccia del gran parlare intorno al black Jesus.

Fonte: repubblica.it


Maria Antonietta

Esce domani (venerdì 17 novembre 2006) nelle sale italiane “Maria Antonietta”, il nuovo film di Sofia Coppola, figlia di celebre padre nonché regista di bellissimi film quali ad esempio “Il giardino delle vergine suicide” nonché “Lost in Traslation”.

Appena uscita dall'adolescenza, una ragazza scopre un mondo ostile e codificato, un universo frivolo dove ognuno osserva e giudica gli altri. Sposata ad un uomo che non si cura di lei, Mariantonietta (interpretata da Kirsten Dunst) si stanca rapidamente dei suoi doveri di rappresentenza. E allora evade nell'ebrezza e nei piaceri delle feste per inventarsi un suo mondo.