lunedì, febbraio 05, 2007

LE LINEE DELLA BELLEZZA


Finalmente è arrivata la rivincita di tutti coloro che hanno sempre sostenuto la bellezza alternativa (alternativa, non esotica)?!

In principio fu la bruttina stagionata, protagonista di Ugly Betty, a far presente a tutte le aspiranti conigliette (di PlayBoy) che oltre alle gambe c’è qualcosa di più, cellulite inclusa.

Poi ci pensarono gli olandesi. Dopo aver liberalizzato tutto il liberalizzabile, il popolo orange è riuscito anche a conquistare l’ ambito (?) primato di cittadini più alti del mondo, detronizzando gli statunitensi (leggi »). Inutile provare a capire quanto le “inculate” di Bush abbiano influito.

Come se tutto ciò non bastasse, sull’ultimo numero di A, Maria Latella ci fa presente che anche i russi cominciano ad apprezzare la moda (?). “Simbolo del grande cambiamento – scrive il direttore Latella – Igor Chapurin, lo stilista amato dalle moscovite in carriera”.

P.S. Maria Latella, biografa ufficiale della signora Veronica Lario in Berlusconi, qualche pagina dopo ci delizia (?) raccontandoci un incontro avuto proprio con l’ex premier.

Ok. La bellezza cambia. Cambia poi così tanto?! Probabilmente no. Le bruttine ci sono sempre state (il mercato non valorizza, propone e vende), gli alti hanno sempre avuto una marcia in più dei bassi (sfido qualsiasi uomo eterosessuale a definire sexy una donna bruttina e bassa) e i russi da tempo non fanno più voto di povertà (come ben ci insegna il luxurioso Vladimir Putin, leggi »).

Quindi se di bellezza proprio si deve parlare, lo si faccia meglio. Lo si faccia analizzando ad esempio la nuova bellezza, quella proveniente ad esempio dalla Gran Bretagna.

Partiamo quindi parlando della fiction “The Line of the Beauty”, tratta dall’omonimo romanzo di Alan Hollinghurst.

La bellezza vista da Nick, uno dei protagonisti, è interessante perché costituita da scandali, inganni e di ipocrisia. L’ipocrisia è di una bellezza anestetizzante.

Alla corte della regina sono arrivati anche due chirurghi, estetici, italiani.
I gemelli Viel, invece di interpretare la versione britannica di Nip/Tuck hanno scritto un manuale. I due sono amatissimi dalle donne mediorientali.

Probabilmente non è stat* operat* dai fratelli italiani, Pete Burns (leader dei Dead or Alive).
Secondo alcuni il frontman del gruppo queer ha deciso di partecipare a una delle ultime edizioni del Big Brother per pagarsi le operazioni chirurgiche, non sempre riuscite.



“Non mi piace la gente che parla della bellezza. Cosa è la bellezza? Uno ne potrebbe discutere come problema nella pittura.” P.Picasso

1 Comments:

At 2:49 AM, Anonymous Anonimo said...

salve,
devo fare una puntualizzazione riguardo alla chirurgia plastica di Pete Burns. Dopo oltre 2 anni passati in clinica,oltre 100 interventi,per cercare di porre rimedio alla bruttissima situazione alle labbra,Pete ha ufficialmente denunciato il chirurgo che ha causato questo terribile danno e la persona in questione è il Dr. Maurizio Viel (si uno dei due fratelli Viel di cui parlavi). Pete ha chiesto un risarcimento di 1 milione di Sterline; oltre al danno alla carriera (per esempio la mancata promozione di "Jack and Jill party",il singolo con i Pet Shop Boys),tutte le spese mediche affrontate in questi anni per cercare di salvare il salvabile e la conseguente vendita della casa Londinese a Notting Hill, c'è da contare il danno psicologico perche' basti pensare che il Dr. Viel gli aveva detto che l'unica soluzione sarebbe stata l'amputazione delle labbra....Pete entro' in una grave depressione quasi culminata nel suicidio. Tra l’altro proprio in questi giorni quando tutto sembrava ormai sistemato, Pete è dovuto tornare in clinica per il ripresentarsi di nuovi problemi alle labbra e a questo punto forse si prospetta un danno che potrebbe segnarlo per tutta la vita.
Se ne sta parlando ormai ovunque,per esempio come in questo articolo :
http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6298853.stm

Carlo Ottavi
Webmaster Of The Italian Dead Or Alive Website
http://www.geocities.com/carlo_doa

 

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