martedì, marzo 27, 2007

Non appena…

Una famiglia, un figlio… una serie di circostanze costruite per vivere meglio. È così facile prendere decisioni, provare a consegnare a questo mondo un nuovo essere vivente, che chi pondera i propri passi è considerato snob. Cattivo. Sterile. Al di là dei luoghi che frequento, il tema della genitorialità spesso oggi si è ripresentato. È tornato come solo i nipoti sanno fare quando vanno a trovare i nonni. Quando per fare un passo in avanti si ha necessariamente bisogno di farne due indietro.

Per una serie di circostanze ragiono, elaboro, partorisco ragionamenti con genitori omosessuali mentre di fatto mi rapporto soprattutto con quelli eterosessuali. Devo negoziare con la madre media che parlando della propria figlia, unica, giustifica certe concessioni dietro il dito del “non appena avrà un frattelino”.

“Non appena, non appena, non appena”. Non sarà per questo motivo che certi individui deleghino ad altri, i figli nello specifico, l’arduo compito di aumentare i minuti che li separano dalla vecchiaia, dalla morte?! Forse. È tanto probabile quanto la natura umana, interessante perché non scontata. Perché spesso imprevedibile. Perché affascinante anche quando si pensa di conoscerla.

Sulla mia personale necessità di mettere al mondo un individuo con parte del mio patrimonio genetico non voglio disquisirne. Sul diritto di alcuni esseri umani di esserlo, forse.

Tra qualche giorno, come annunciato su metà portali internet, si terrà il primo Family Day. Al di là delle facile considerazioni che potrei fare, voglio provare a capire se è necessario un giorno dedicato alla famiglia.

La famiglia, di fatto o meno, non dovrebbe essere per sua stessa natura un ambiente nel quale la persona dovrebbe essere presente molto tempo?!

Parlare di Family Day è come sostenere la necessità di organizzare un giorno per qualcosa, come un impegno lavorativo, al quale ad oggi non puoi dedicartici.

È come sostenere che si è famiglia sono in determinati periodi dell’anno.

Di quel progetto, che forse un dio si prodigò a fare nel caso di Adamo ed Eva, quando decidiamo a parlarne. Quando invece di parlare di famiglia un giorno, cominceremo ad ipotizzare più volte all’anno ai provvedimenti che si potrebbero prendere per far vivere meglio questo agglomerato di persone?!

Quando? Quando? Quando? Non appena! Non appena! Non appena!

domenica, marzo 25, 2007

MENTRE TUTTO SCORRE

[sopra, "Mentre Tutto Scorre" dei Negramaro]

…parla in fretta
e non pensar
se quel che dici
può far male
perché mai
io dovrei
fingere
di essere fragile
come tu mi (vuoi)
(vuoi)nasconderti
in silenzi
mille volte
già concessi
tanto poi
tu lo sai
riuscirei
sempre a convincermi
che tutto scorre…