mercoledì, ottobre 25, 2006

HAPPY GAYS, 30 OTTOBRE – 03 NOVEMBRE

Son proprio contento. La prossima settimana di HAPPY GAYS, registrata tutta questa mattina è andata meglio delle altre volte; il prodotto si sta avvicinando sempre di più a quello che ho in mente.
Alcune anticipazioni.


LUNEDì 30 OTTOBRE


La quarta settimana di HAPPY GAYS si apre con ALESSANDRA APPIANO.

Ci sono donne e donne. Lei è una di quelle che scrive a molte di loro senza dimenticare che un libro lo leggi per pensare, emozionarti e a volte, perché no, piangere.

Nella vita, scriveva in SCEGLI ME, come in un film per arrivare al lieto fine occorrono tanti ciak, tanti sbagli e tanti rischi. E tanta fantasia.

MARTEDì 31 OTTOBRE

Martedì puntata cuscinetto in attesa del Piotta, in onda mercoledì 01 novembre. Questa settimana una delle nostre ultime dal cielo è questa:

In Asia un nuovo allarme: nascono poche donne

Aborti selettivi e discriminazioni nella cura delle bambini le cause principali.

In molti paesi asiatici, le disparità tra sessi assumono valenze drammatiche e influiscono anche sull'equilibrio demografico. Senza intervento umano, le donne sarebbero novanta milioni in più.

Aborto selettivo, maltrattamenti delle donne, politica del figlio unico in Cina, incitamento al controllo delle nascite ovunque, hanno portato a una situazione inedita nel mondo. Le ragioni sono insieme politiche, economiche, sociali, culturali e religiose.
Trascurare le figlie, alimentarle, curarle e vaccinarle in seconda battuta rispetto ai figli maschi sono pratiche frequenti e spesso fatali, da cui derivano gravi disuguaglianze dei sessi di fronte alla morte, in particolare durante l'infanzia. La mortalità infantile e giovanile, tra la nascita e il quinto anno di vita, in condizioni naturali è più alta tra i maschi che tra le femmine.
Una situazione che, se sottovalutata, potrebbe portare a conseguenze drammatiche negli anni a venire. Alcuni paesi già da molto tempo sono corsi ai ripari.


Ad esempio, in India è vietato comunicare ai genitori il sesso del nascituro ma spesso e volentieri, nonostante ci siano pene pecuniare e detentive, la legge non viene rispettata.

Fonte: angelipress.net






P.S. la colonna sonora della rubrica è ispirata a Angels in America (video della sigla sopra)

MERCOLEDì 01 NOVEMBRE
Solo chi ama la musica può capire perché un artista, il Piotta, decida di scrivere un libro parlando di un altro, Jovanotti.


GIOVEDì 02 NOVEMBRE

In attesa delle Pipetts, in onda venerdì 03 novembre si è parlato anche di aria fritta. Nello specifico sotto le note dei Pizzicato Five si è parlato di:

Giappone: energia grazie ai passantiTokyo.

Un nuovo sistema ‘ecologico’ consentirebbe di sfruttare il peso delle persone di passaggio nelle stazioni per generare energia elettrica .

Il meccanismo, in funzione dallo scorso 16 ottobre nella stazione centrale di Tokyo, si basa su speciali tappetini elettronici collocati ai cancelli d’ingresso, dove i passeggeri inseriscono il biglietto del treno: al passaggio di ogni persona, il congegno riesce a immagazzinare la pressione esercitata e a tramutarla in energia.



GB: i londinesi si innamorano in metropolitanaLondra.

E' nella metropolitana che i londinesi ogni giorno riscoprono l'amore .

Piu' che altrove, informa un'inchiesta pubblicata sul London Lite. Il giornale popolare e gratuito, lanciato 2 mesi fa dal magnate dell'editoria Rupert Murdoch per far concorrenza all'Evening Standard, sostiene che e' la Northern Line la tratta galeotta per eccellenza seguita a distanza dalla Central. Le 2 linee parallele Circle e District contendono la 3a posizione alla Piccadilly distanziando la moderna e fredda Jubilee.

VENERDì 03 NOVEMBRE


Le signorine (le Pipetts) hanno davvero un gran bel stile. Sopra il loro nuovo singolo: “Your kisses are wasted on me”.



OUTSIDE

Perché molti di noi (compreso il sottoscritto) siamo così ossessionati dalla ricerca? Perché per comunicare in modo più semplice dobbiamo ricorrere a sovrastrutture, che di elementare hanno ben poco?

Stasera ho visto Capote, adesso Susanna Schimperna su Radio 2 parla del lato negativo di ognuno di noi.
Il nuovo film dedicato a Capote, “Infamous”, non l’ho ancora visto. Questo mi è piaciuto.
La vicenda di per sé non ha niente di interessante, come d’altronde la cronaca da giornale di provincia che leggi in attesa di un appuntamento, di una pizza, di …
Il modo in cui è rappresentato (o illustrato Truman Capote) invece sì. Parallelamente alla ricerca della verità, di quella notte, lo spettatore è invitato ad analizzare la ricerca che lo scrittore fa sui propri sentimenti, sul proprio passato.
Una soubrette in un programma televisivo qualche giorno fa, parlando di eutanasia, disse con tutta franchezza che lei su quel argomento un’opinione non se l’era ancora fatta, le mancavano dei pareri.
Anche a lei, come a Truman (e come molti altri), la ricerca le aveva lasciato una semplice sottostimata labirintite. La ricerca verso la fine, a volte ti conduce in un limbo nel quale ti piace ballare solo se è tutto buio.

Ballare in quell’oscurità d’improvviso ti fa capire che se la tua ricerca non sarà valida (soprattutto per te stesso) se non sarà diversa, se non uscirà da tutto ciò che è stato detto, fatto fino ad ora.



A SANGUE FREDDO


Vedere un bel film, allontanarsi per la tisana “sogni felici” e accendere accidentalmente la tv.A Porta a Porta si parla di reality: ospiti Simona Ventura e Alba Parietti.

lunedì, ottobre 23, 2006

ULTIME DAL CIELO

Di seguito alcune news scritte dal sottoscritto per ANGELIPRESS.NET

Presto un disegno di legge per le unioni di fatto
L’ha dichiarato allo storico mensile omosessuale Barbara Pollastrini, Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità.
Intervistata dallo storico mensile omosessuale “Babilonia” il Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, ha dichiarato di essere al lavoro, insieme al ministro per la Famiglia (Rosy Bindi), per presentare quanto prima un disegno di legge sulle unioni di fatto.
Oltre che con il Ministro per la Famiglia, Barbara Pollastrini sta collaborando anche con il ministro della Salute, Livia Turco, per correggere l’attuale legge sulla fecondazione medicalmente assistita.
“Se le coppie di fatto possono accedere alla fecondazione assistita omologa – ha dichiarato il Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità - mi sentirei di domandare agli scettici perché non potrebbero adottare anche le coppie gay”.
Ungheria: guida per il turismo omosessualeL’ufficio per il Turismo di Budapest ha deciso di mettere on line una guida per il turismo gay e lesbico
L’ufficio per il Turismo di Budapest ha messo on line, per la prima volta, una guida per gay e lesbiche. A darne la notizia l’agenzia di stampa ungherese, MTI.
Sempre secondo l’agenzia di stampa, l’ufficio del Turismo avrebbe deciso di investire su gay e e lesbiche poiché Budapest dal 1990 (quando le condizioni di vita per gli omosessuali sono migliorate) ha sempre avuto una significativa popolazione omosessuale.
Gay e lesbiche, parallelamente ai servizi turistici, dal prossimo anno potranno unirsi legalmente. Secondo quanto stabilito dal governo, lo scorso anno, dal 2007 gli omosessuali potranno avvalersi del civil partnership act.
Taiwan: anche le autorità manifestano per i diritti della comunità glbt
Oltre a gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, lo scorso sabato a Tapei hanno sfilato anche i politici.
Taipei. Dopo due settimane di forum e dibattiti civili sabato scorso, 30 settembre, si è tenuto a Taipei il settimo pride nazionale, il primo sostenuto dalle autorità che hanno preso parte alla manifestazione.
Secondo quanto dichiarato da uno degli organizzatori della manifestazione, l’attivista gay taiwanese Hsu You- Sheng, grazie a questi eventi si può sensibilizzare l’opinione pubblica che ignora, precisa l’uomo, quanti gay e lesbiche ogni anno subiscano molestie a causa del proprio orientamento sessuale.
“Una società diversificata, ha dichiarato alla stampa Hsu You – Sheng, dovrebbe tollerare i diversi orientamenti sessuali e non essere timida su questi temi”.

È MOLTO IN VOGUE ESSERE OMOSESSUALE

È molto in vogue parlare di omosessuali, nello specifico di GAY. Più si parla di GAY, meno si celebrano le persone (nello specifico omosessuali) che hanno fatto qualcosa di artisticamente interessante. Venerdì, all’interno di HAPPY GAYS, manderemo in onda dei contributi tratti da RIZE, il primo lungo metraggio di David LaChapelle.

David LaChapelle è sicuramente un artista pop tanto quanto Andy Warhol. Come il maestro della factory fa delle pop art un modo di amare le cose.
Di seguito una parte dell’intervista che David LaChapelle ha rilasciato a Vanity Fair.
L'arte le ha cambiato la vita. E l'incontro con Andy Warhol? Avevo sedici anni e lui mi ripeteva: “fa quello che vuoi con la tua macchina, purché tu renda belli tutti i soggetti fotografati. Non limitarti, sperimenta”. Andy mi ha dato la possibilità di iniziare, pubblicando le mie immagini sulla sua rivista, Interview.

Un ricordo di Warhol? Una volta, durante un pranzo pieno di celebrità, io andai in cucina a mangime gli avanzi. Andy entrò e trovo una lattina di caffè nella spazzatura. Diventò paonazzo e iniziò a gridale: “Chi ha buttato questa lattina, eh, chi?”. Solo qualche tempo dopo ho capito che sua mamma, polacca, era stata educata come la mia, lituana: lo spreco è un peccato!
La celebrità peggiore e la migliore con cui ha lavoralo? I peggiori, se li menzionassi, lei non li ricorderebbe, perché le loro carriere sono già finite. I migliori sono i veri esibizionisti, quelli che riconoscono il valore della fotografia: gente di talento, come erano Marilyn e Marlon Brando. Oggi però conta più l'immagine: vedi Paris Hilton.

Come convince le star a spogliarsi? Gli abiti parlano d’altro. Pamela Anderson nuda sulla moto è come se dicesse: chi se ne frega.
Il suo valore più importante? La mia idea di Dio.
Ovvero? Credo in un potere superiore e in un’altra vita. L'ho sentito quando è morto un mio amico. Ma, per incontrarlo, devi smettere di correre.

Le lo ha incontrato? Prega? Certo, e ho anche un posto speciale per farlo: alle Hawaii, in mezzo alla giungla. Del resto, laChapelle in francese significa "la cappella". Qualche mio antenato era cattolico, ma la mia è spiritualità, non religione.

Lei è gay dichiarato: è vero che gli omosessuali sono più sensibili e creativi? Se sei gay, sei solo. L'unico posto in cui si vedono gli omosessuali è nei gay bar, dove ci ghettizziamo e dove, in fondo, odiamo noi stessi. Ma questa esclusione da parte della società può rendere forti, e affinare sentimenti e creatività.

A lei, che effetto ha fatto? Ho desiderato a lungo di essere qualcun’altro. Finché un giorno in metrò, avevo 16 anni, ho capito che volevo essere vero, e volevo essere me stesso. Sono cosi felice di essere "io", mi sono detto. L’illuminazione di un istante fortuna.


giovedì, ottobre 19, 2006

SIAMO TUTTI OMOSESSUALI?

Proprio tutti NO, caro Gad.


Lui, padre GEORG GAENSWEIN (segretario dell’attuale pontefice, Papa Benedetto XVI), checca sì o checca no?

AND THE WINNER IS…

Nei giorni scorsi ho letto, in tonalità molto goderecce, questo articolo di corriere.it nel quale si parlava delle pubblicità bloccate per difendere la sensibilità del consumatore.

Difficile determinare quella più simpatica, quella più stupida, quella che effettivamente ha urtato la mia sensibilità da consumatore, che è ben nota per essere ruvida come alcuni fogli da disegno.
Ho deciso. La patata bollente (quella facile da gustare già se l’è presa Rocco) la giro ad un prossimo ospite di HAPPY GAYS. Mi auguro che almeno lui saprà determinare la più cafona.

INVIDIA DEL PENE, HAPPY GAYS

Settimana prossima per HAPPY GAYS registreremo un’intervista con Alessandra Appiano.

Nei giorni scorsi si parlava di incontri. Alessandra (nello specifico i suoi libri e le sue trasmissioni), ci riflettevo giusto oggi mentre tornavo a casa, la incontro in momenti personali di svolta, o di presunta tale.
Ho cominciato a leggere “SCEGLI ME” a Bergamo, qualche tempo fa. Avevo appena mollato l’università (successivamente avrei riprovato a Milano).

Era, è, motivante pensare che “nella vita, come in un film, per arrivare al lieto fine occorrono tanti ciak, tanti sbagli, tanti rischi e tanta fantasia”.

E se con lei decidessi di parlare di “INVIDIA DEL PENE”?!

Le sue protagoniste, anche le ultime (quelle di “LE VIE DELLE SIGNORE SONO INFINITE”), credo siano un interessante modello di femminilità: non invidiano il pene, a volte però (come la maggior parte dei cultori) ne senteno la mancanza.

martedì, ottobre 17, 2006

IL DIAVOLO SI VESTE COME LE CASALINGHE

La patacca sta al blockbuster come lo shopping compulsivo sta ai film che preferisci non vedere al cinema.
Il diavolo veste Prada, dopo averlo visto, preferiresti (prerivo) noleggiarlo in una di quelle serata autunno-invernali, una di quelle sere in cui solo un film mediocre riesci a riappacificarti con un mondo, una di quelle sere limbo: poca la voglia di uscire (in tutti i sensi), poca la voglia di godere della compagnia del niente.
Il diavolo veste Prada è l’accessorio perfetto per una serata come queste. L’accessorio a basso costo che tutti si mettono solo e soltanto quando si va a fare la spesa. È quell’accessorio, pensi, che distingua te, casalinga volontariamente disperata, da tutte le casalinghe veramente disperate.
Il diavolo veste Prada è questo: un prodotto reclamizzato dalla radio dell’ipermercato che frequenti solo le domeniche prima di Natale. Il diavolo veste Prada suona come una radio di un ipermercato.
Per fortuna, o per marketing, la casalinga disperata può contare sul prodotto di stile; nel caso del diavolo veste Prada si tratta di Miranda, interpretata da Marilyn Streep.


A volte capita di incontrare persone, film, libri ai quali devi molto. Spesso questo senso di gratitudine lo maturi se l’incontro decanta un po’ e al palato (mentale) ti ricorda, col tempo, qualcosa che avevi già assaggiato precedentemente.

Nei giorni scorsi ho finito di leggere il nuovo libro di Lilli Gruber “America, anno zero”.
L’ho letto e l’ho lasciato per qualche giorno decantare sulla scrivania finché su repubblica.it non ho visto la prossima copertina del TIME, dedicata al senatore Barak Obama (da molti, ho scoperto, considerato l’asso nella manica dei democratici per riconquistare nel 2008 la Casa Bianca).
Questa copertina mi ha fatto pensare subito al nuovo singolo dei Casino Royale, PROVA.
Più gusti PROVA e più capisci, percepisci, ricordi quella musica forte come un rosso ma leggera e inebriante come la sbronza postuma al dispiacere.
Più leggi “America, anno zero” e più capisci che gli Stati Uniti raccontati in questo libro sono quelli che stanno aspettando il sole per pulire quelle mani che (come recita “quelli che ben pensano di Frankie Hi Nrg) si stringono tra i banchi delle chiese la domenica. Mani, che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano.


Eviti gli ex compagni di scuola (con i quali ormai parli soltanto dei tempi che furono), i professori (che hanno contribuito, comunque, alla tua formazione), eviti i luoghi del delitto ma la serata “amacord” NO.

La serata “amarcord” la si vuole sempre snobbare, eppure più passa il tempo e più la voglia di (RI)viverne una si fa sentire.

La serata “amacord” arriva come un acquisto on line: scegli attentamente tutti gli elementi, sperando di non ricordare, a priori, quali effetti comporti una situazione simile.

La serata “amacord” la gusti “come quando hai il compito in classe, non studi, e il professore decide di aderire allo sciopero”.
La serata “amacord”, la mia, ti ricorda quel monteore di tre (appena) anni fa, quando con i compagni di classe sei andato a vedere “Che ne sarai di noi”, quando speravi di dribblare i futuri ostacoli con la grazia e l’ingenuità del personaggio interpretato da Violante Placido (RIvista casualmente ieri in tv).
La serata “amacord” ti riporta alla mente la TUA notte prima degli esami, quando munito di una sana e adolescenziale sfacciattaggine ti sei un vincente.

La serata “amacord” ti ricorda, oggi, che un po’ di quella sfacciataggine ancora c’è in te (tra un tatuaggio e un altro) e che dribblare gli ostacoli ancora è possibile.

lunedì, ottobre 09, 2006

Massimiliano Fuksas (architetto) sostiene che sarà il tempo la risorsa del futuro. È da diversi giorni che accendo il computer, controllo posta ecc., e non riesco ad aggiornare il blog. Vedo di recuperare stasera, bevendo del buon caffè, perché se è vero che il tempo è la risorsa del futuro non vorrei che la memoria, la mia (soprattutto), cada nell’oblio del “te lo ricordi?”.

Settimana scorsa abbiamo cominciato a registrare, finalmente, le prime puntate dello nuovo show di Diego Passoni, HAPPY GAYS in onda su da oggi, lunedì 9 ottobre, su GAY.tv .

Il mood degli anni cinquanta credo sia come la voglia di libertà dei settata, quando ne vieni in contatto non puoi farne a meno.




[Sopra: "Boogie Woogie Bugle Boy" delle Puppini Sisters ]

Parallelamente alle prime puntate di “Happy Gays”, settimana scorsa è cominciata la collaborazione con il portale della cultura sociale,

angelipress.net .

L’intrattenimento, specie quello arricchito di informazioni “leggeri”, mi piace, lo confesso. Vero è che dopo un anno di tg, non fare più informazione mi mancava. Ho ripreso. Spero con Angeli Press si possa costruire qualcosa di più. Vedremo, pardon… leggeremo.

Per la serie “chi ne vuole di più”, ho chiuso (o quasi) la settimana lavorativa presentando alla Babele di Milano “YOU ARE MY DESTINY”, il primo giallo di Lucia Piera de Paola.

Lei carinissima, il libro perfetto per le prime giornate d'autunno.