martedì, febbraio 06, 2007

LA SVEZIA A PORTATA DI CLICK

[Sopra una scena tratta da S1m0ne]

Se anche i nonni rinnegano i metodi educativi di papà castoro, optando per un “modernissimo” blog (leggi »), è proprio vero che Internet fa sempre più parte del nostro presente. Considerazione banale a parte, dalla Svezia (da dove per altro scrive il compositore novantaquattrenne Allan Loof) arrivano due interessanti news collegate alla grande rete.

Va online il giornale più antico del mondo: le rotative si sono fermate all'inizio del 2007 » » »

L’ambasciata di Svezia sbarca su Second Life

Il gioco virtuale più popolare della rete avrà un nuovo ospite illustre. L’ambasciata di Svezia ha infatti deciso di aprire una propria sede nella popolosa comunità tridimensionale frequentata da oltre tre milioni di internauti. La Svezia sarà il primo paese del mondo reale ad aprire un'ambasciata in un mondo virtuale. La rappresentanza “risponderà alle domande su tutti gli aspetti della Svezia”, ha spiegato Olle Wastberg, direttore generale dell'Istituto Svedese che si occupa di promuovere l'immagine del paese all'estero. La sede sarà disegnata sul modello dell'ambasciata appena inaugurata a Washington e sarà attivata entro un paio di settimane. L’obiettivo della singolare iniziativa è quello di raggiungere e far conoscere il paese scandinavo ai numerosi frequentatori della rete che per meglio informarsi avranno a disposizione anche il sito
www.sweden.se.

Fonte: pubblicitalia.it

GALLO IN FUGA


Un gruppo di lesbiche, virili come solo delle donne omosessuali possono essere, hanno minacciato Eddie Murphy.
Secondo questo gruppo di galline (o capponi, a seconda delle letture), il galletto Eddie non doveva lasciare in diretta televisiva Mel B (leggi »).

[Sopra “Word Up” di Mel B]

lunedì, febbraio 05, 2007

LE LINEE DELLA BELLEZZA


Finalmente è arrivata la rivincita di tutti coloro che hanno sempre sostenuto la bellezza alternativa (alternativa, non esotica)?!

In principio fu la bruttina stagionata, protagonista di Ugly Betty, a far presente a tutte le aspiranti conigliette (di PlayBoy) che oltre alle gambe c’è qualcosa di più, cellulite inclusa.

Poi ci pensarono gli olandesi. Dopo aver liberalizzato tutto il liberalizzabile, il popolo orange è riuscito anche a conquistare l’ ambito (?) primato di cittadini più alti del mondo, detronizzando gli statunitensi (leggi »). Inutile provare a capire quanto le “inculate” di Bush abbiano influito.

Come se tutto ciò non bastasse, sull’ultimo numero di A, Maria Latella ci fa presente che anche i russi cominciano ad apprezzare la moda (?). “Simbolo del grande cambiamento – scrive il direttore Latella – Igor Chapurin, lo stilista amato dalle moscovite in carriera”.

P.S. Maria Latella, biografa ufficiale della signora Veronica Lario in Berlusconi, qualche pagina dopo ci delizia (?) raccontandoci un incontro avuto proprio con l’ex premier.

Ok. La bellezza cambia. Cambia poi così tanto?! Probabilmente no. Le bruttine ci sono sempre state (il mercato non valorizza, propone e vende), gli alti hanno sempre avuto una marcia in più dei bassi (sfido qualsiasi uomo eterosessuale a definire sexy una donna bruttina e bassa) e i russi da tempo non fanno più voto di povertà (come ben ci insegna il luxurioso Vladimir Putin, leggi »).

Quindi se di bellezza proprio si deve parlare, lo si faccia meglio. Lo si faccia analizzando ad esempio la nuova bellezza, quella proveniente ad esempio dalla Gran Bretagna.

Partiamo quindi parlando della fiction “The Line of the Beauty”, tratta dall’omonimo romanzo di Alan Hollinghurst.

La bellezza vista da Nick, uno dei protagonisti, è interessante perché costituita da scandali, inganni e di ipocrisia. L’ipocrisia è di una bellezza anestetizzante.

Alla corte della regina sono arrivati anche due chirurghi, estetici, italiani.
I gemelli Viel, invece di interpretare la versione britannica di Nip/Tuck hanno scritto un manuale. I due sono amatissimi dalle donne mediorientali.

Probabilmente non è stat* operat* dai fratelli italiani, Pete Burns (leader dei Dead or Alive).
Secondo alcuni il frontman del gruppo queer ha deciso di partecipare a una delle ultime edizioni del Big Brother per pagarsi le operazioni chirurgiche, non sempre riuscite.



“Non mi piace la gente che parla della bellezza. Cosa è la bellezza? Uno ne potrebbe discutere come problema nella pittura.” P.Picasso

giovedì, febbraio 01, 2007

VIETATO VIETARE?!



[Sopra Marlene Dietrich]

Nello stesso giorno in cui l’ordine dei medici di Cremona dichiara innocente l’anestesista Mario Riccio (leggi ») in Francia è entrato in vigore la legge che proibisce la sigaretta nei luoghi pubblici.

In un momento storico in cui la democrazia ha una forte ipocrita componente punitiva ( e gli omosessuali non posso regolamentare la propria unione, e le donne islamiche non possono portare il velo, e la censura vieta ai minori di 14 anni di vedere apocalypto), esistono ancora divieti necessari?

Ieri, proprio su questo blog, scrivevo della nuova avventura di Daniel Radcliffe (leggi »). Oggi è stato annunciata la fine della saga di Harry Potter. Sarà il prossimo 21 luglio, nello stesso giorno in cui Neil Armstrong, nel 1969, compiva il primo passo di un uomo sulla Luna.


La notizia_Francia: addio al fumo, quasi ovunque

La Francia rinuncia al fumo. É entrata in vigore oggi la legge che proibisce la sigaretta nei luoghi pubblici: aziende, scuole, amministrazioni, centri commerciali, ospedali, ferrovie, aeroporti, impianti sportivi, teatri e mezzi di trasporto. Particolarmente trafficati, stamani, gli ingressi di molti edifici. "É una buona legge, io fumo ma posso resistere senza sigaretta per tutto il giorno. É un vantaggio anche per chi fuma: non sentiró piú puzza di fumo in ufficio". "Vi aiuterá a smettere di fumare"? "No, questo è certo"

Il divieto non è completo. Nei bar, ristoranti, casino e discoteche la sigaretta sarà tollerata per altri 11 mesi, fino al gennaio 2008. Il governo francese ha concesso una deroga ai titolari di esercizi pubblici perchè possano abituare la clientela alle nuove disposizioni. Questa ragazza, che lavora in un caffè parigino, non fa drammi. "Sarà dura rinunciare alla sigaretta dopo il caffè, ma è meglio che i clienti si abituino, dato che tra poco il divieto varrà per tutti".

I trasgressori rischiano una multa di 68 euro. I responsabili delle strutture pubbliche che non vigileranno sul rispetto del divieto dovranno pagarne, invece, 135. 175 mila agenti sono stati sguinzagliati su tutto il territorio nazionale per tutelare la salute e il benessere di tutti, come suggerisce lo spot pubblicitario del ministero della salute.

Fonte: euronews.net